Pubblicato il rapporto annuale del GRETA

23 febbraio 2024: pubblicato il rapporto annuale del GRETA riferito all’Italia

Pubblicato il rapporto annuale del GRETA, il Gruppo di esperti sulla lotta contro la tratta di esseri umani del Consiglio d’Europa. Differenza Donna ha dato il suo contributo nella raccolta delle informazioni e delle pratiche, ospitando le referenti del gruppo di esperti di Strasburgo presso il Centro antitratta da lei gestito e sostenuto dal Progetto regionale antitratta.
Report disponibile su: https://rm.coe.int/greta-2024-03-fgr-ita-en…/1680ae9f81
Le conclusioni e le proposte d’azione di GRETA sul tema del contrasto alla tratta di esseri umani in Italia comprendono varie aree critiche, tra cui il sostegno alle vittime, l’assistenza legale, l’assistenza psicologica, l’accesso al lavoro e all’istruzione, il risarcimento, le indagini e le persecuzioni, la protezione delle vittime e dei testimoni, la cooperazione internazionale, le procedure sensibili al genere e all’infanzia, le misure contro la corruzione, la prevenzione della tratta, le misure ai confini, l’identificazione e l’assistenza , i periodi di recupero e riflessione e i permessi di soggiorno.

Le principali raccomandazioni includono:

  • Fornire informazioni proattive e complete alle vittime del traffico sulle loro diritti.
  • Garantire l’accesso all’assistenza legale e all’assistenza legale gratuita per le vittime.
  • Rafforzare l’assistenza psicologica per tutte le vittime, compresi richiedenti asilo e beneficiari di protezione internazionale.
  • Migliorare l’accesso al mercato del lavoro e alla formazione professionale per le vittime.
  • Garantire l’accesso effettivo al risarcimento e rivedere i regimi di risarcimento statale.
  • Potenziare indagini, persecuzioni e sanzioni per i trafficanti.
  • Implementare disposizioni di non punizione per le vittime coinvolte in attività illegali.
  • Fornire misure di protezione complete per vittime e testimoni.
  • Sviluppare formazione specializzata per i professionisti che affrontano casi di traffico.
  • Rafforzare la cooperazione internazionale e ratificare protocolli pertinenti.
  • Promuovere approcci sensibili al genere e all’infanzia nei procedimenti legali.
  • Coinvolgere il settore privato nel supportare il recupero e il reinserimento delle vittime.
  • Implementare misure per prevenire e individuare la corruzione.
  • Istituire un Relatore Nazionale e meccanismi di valutazione indipendenti.
  • Rafforzare gli sforzi per prevenire lo sfruttamento lavorativo e il traffico.
  • Aumentare le misure per scoraggiare la domanda dei servizi delle persone trafficate.
  • Migliorare le misure ai confini e l’identificazione delle vittime.
  • Garantire l’accesso alle cure sanitarie e ai diritti riproduttivi per le vittime.
  • Potenziare la prevenzione e l’identificazione del traffico di minori e l’assistenza alle vittime minori.
  • Inserire i periodi di recupero e riflessione nella legge e garantire permessi di soggiorno tempestivi per le vittime.

Queste raccomandazioni sottolineano l’approccio multifunzionale necessario per contrastare efficacemente la tratta di esseri umani e sostenere le vittime, enfatizzando l’importanza del coordinamento, delle risorse e della formazione tra vari settori e stakeholder.
Differenza Donna esprime soddisfazione per queste raccomandazioni, tuttavia ritiene che sia necessario e urgente ridefinire l’attenzione sul fenomeno quale grave violazione dei diritti umani che riguarda in grande proporzione donne, ragazze e bambine che meritano un investimento politico, sociale e di risorse orientato a rendere possibili percorsi di libertà, sin da loro paese di origine, eliminando ogni ostacolo alla circolazione delle persone e dunque anche alla fuga in sicurezza delle donne dalle persecuzioni basate sul genere. Senza una via di fuga sicura le donne, le ragazze e le bambine non hanno scampo alla persecuzione sessista nei Paesi di origine.
Allo stesso modo, risulta irrinunciabile approfondire le attuali dinamiche dello sfruttamento, sessuale e lavorativo nonché in attività illecite, che precludono alle donne, ragazze e bambine di progettare una vita nei paesi di destinazione libera dalla violenza.
Infine, continua ad essere ignorata la tratta delle donne e delle ragazze che avviene in Europa, sotto i nostri occhi, alimentata dalla mistificazione dello sfruttamento sessuale in termini di sex-work.

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