Il lavoro di cristallo

25 Novembre – Il lavoro di cristallo: una violenza occulta sulle donne

Differenza Donna ha partecipato alla Tavola rotonda “Il lavoro di cristallo: una violenza occulta sulle donne” organizzata da Impegno Civico insieme a Donna in Affari e Casa-famiglia Lodovico Pavoni Onlus.

Rosso, il colore dominante nella giornata del 25 novembre 2020: il rosso della quinta allestita dietro i relatori, il rosso dei fiori e degli accessori indossati dalle relatrici, il rosso della cravatta (indossata da Mauro Caliste che dopo i saluti di padre Claudio Santoro è rimasto stoicamente l’unico uomo presente all’evento), il rosso dei segni impressi sul viso.

Rosso il colore della passione che è stata trasmessa dalle testimonianze di chi ha collaborato e partecipato alla tavola rotonda: Daniela Molina -direttrice di Donna in affari; Isa Maggi – la presidente degli Stati Generali delle Donne;  Claudia Pieroni  (che a causa di un incidente subito da  Filomena Frassino l’ha sostituita) – Task Force Donne al Quadrato di Global Thinking Foundation; Alessandra Rinaldi – la presidente della Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Lazio nonché componente della Commissione nazionale di Confcooperative;  Rosalba Taddeini – componente del direttivo di Differenza Donna, organizzazione internazionale non governativa; padre Claudio Santoro – presidente della Casa Famiglia Lodovico Pavoni Onlus; Mauro Caliste -presidente di Impegno Civico.

Rosso, pieno, quello di un piccolo ma appassionato cameo video che è stato offerto dalle Pensionate Attive del V Municipio capitanate dalla vitalissima, impegnata e combattetene Lia Lepri.

Rosso ma un colore scuro, coprente, pesante, apparentemente trasparente quello del cristallo che opprime molte donne vittime della cosiddetta violenza occulta: psicologica, materiale, intellettuale, economica.

Il cristallo, nel titolo della tavola rotonda, è cupo, trasparente ma solo in apparenza, opprimente, leggero solo per coloro che lo posano sulle spalle delle donne!

Nelle testimonianze e nei contributi portati durante l’incontro (trasmesso sulla pagina FB dell’Associazione Impegno Civico, ma rilanciata anche dai media partner e dalle altre organizzazioni coinvolte, e seguita da un elevato numero di persone, a riprova di quanto alcune tematiche siamo importanti e sentite da molti) il rosso cupo del cristallo è stato animato e reso un po’ meno opprimente dalla grandissima passione mostrata e dai risultati (sempre pochi, ma non per colpa degli operatori) presentati.

Quel cristallo così scuro potrebbe iniziare a schiarirsi grazie all’impegno che moltissime organizzazioni profondono nell’accogliere ed aiutare le donne vittime di violenza e nel dare loro un sostegno economico.

Quel cristallo così scuro sicuramente si schiarirà e sarà anche meno opprimente se le donne avranno la possibilità, tra le tante altre che devono essere loro offerte, di indipendenza economica: eccolo il punto centrale della tavola rotonda; ad una violenza costante, opprimente e schiacciante la consapevolezza del sé, del proprio valore, del proprio potenziale (anche economico) può essere un modo per spezzare  catena che ancora oggi, nel 2020, in Italia avvinghiano e annichiliscono molte donne.

“Sentendo i numeri e vedendo i filmati, in realtà da uomo, mi volevo nascondere in un angoletto perché mi sentivo piccolo piccolo” la prima reazione di Mauro Caliste alla domanda sul cosa si potrebbe fare e quali possano essere le azioni da intraprendere posta da Daniela Molino (dinamica conduttrice e coordinatrice della tavola rotonda), al di là dell’emotività, però, come presidente di una associazione che si pone come collante ed incubatore di idee e proposte immediatamente ha proposto azioni concrete di educazione civica e di rispetto nelle scuole ponendo al centro di un percorso di consapevolezza i ragazzi e le ragazze adolescenti oggi ma che potranno così essere i primi testimoni impegnati nel contrasto alla violenza sulle donne; progetti e laboratori, quindi, da far vivere ai ragazzi della scuole secondarie (medie e superiori) per renderli pienamente consapevoli dell’importanza del rispetto verso tutti…e tutte!

Articolo di Olga Di Cagno abitarearoma.it

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