Sei a rischio? Come capirlo

ISA (Increasing Self Awareness)

Essere riuscite a mettere a punto uno strumento che consenta a qualsiasi donna che ha subito violenza di autovalutare il rischio che la violenza si ripeta e divenga sempre più aggressiva e pericolosa, in una escalation che può portare anche alla morte, è uno dei successi delle ricercatrici  di Differenza Donna.

L’ISA è stato creato grazie ad un progetto europeo che l’Associazione ha realizzato, tra il 2008 e il 2010,  come capofila con altri tre partner: Scozia, Portogallo, Paesi Bassi. Nel 2023, grazie ad un altro progetto europeo, il progetto FuTuRE, Differenza Donna ha aggiornato il Questionario e il Manuale che lo accompagna al fine di tenere conto delle più recenti evoluzioni della violenza maschile nei confronti delle donne nelle relazioni intime, così come delle molteplici forme di violenza e discriminazioni cui le donne possono essere esposte.

L’obiettivo dell’ISA è quello di aiutare tutte quelle donne che non hanno raggiunto un sufficiente livello di consapevolezza della loro situazione. Sono animate dalla speranza che la loro condizione migliorerà, si autocolpevolizzano, ritengono che la pazienza e il silenzio siano un buon metodo, minimizzano.
Invece anni e anni di esperienza nei centri e numerose ricerche scientifiche dimostrano che dalla spirale della violenza da sole non si riesce ad uscire. Sono necessarie consapevolezza, scelte coraggiose, impegnative e figure competenti.

ISA è un modulo da compilare sulla base della propria situazione  per cogliere qual è il livello di pericolo che si sta correndo. Si ottiene un punteggio in base a quello che succede nella relazione violenta e di conseguenza è indicato cosa è opportuno fare. È rivolto a tutte quelle donne che ancora non hanno chiamato un Centro Antiviolenza, non hanno denunciato, forse non ne hanno mai parlato con alcuno.
Già tantissime donne hanno compilato il questionario: molte di loro hanno  chiamato il numero nazionale antiviolenza e stalking 1522 o uno dei Centri Antiviolenza presenti su tutto il territorio nazionale per parlare della loro storia, prendere consapevolezza di quello che stanno subendo e venirne fuori.

Il Manuale e il Questionario sono oggi tradotti in 15 lingue, in Comunicazione Semplificata, in Comunicazione Aumentativa Alternativa e sono disponibili online a questo link.



SARA (Spousal Assault Risk Assessment)

SARA è la valutazione del rischio di recidiva nei casi di violenza maschile contro le donne nelle relazioni di intimità, dove la donna è vittima di violenza fisiche, psicologiche, economiche ma anche sessuali o vere e proprie persecuzioni. SARA è un metodo rivolto alle diverse figure professionali che hanno a che fare con questi casi e che possono quindi trarre beneficio (magistratura, forze dell’ordine, servizi sociali, medici, psicologhe/i, psichiatri/e, avvocati/e, operatrici dei centri antiviolenza, ma anche studiosi/e nel settore).

Attraverso la metodologia di valutazione del rischio attuata con il metodo SARA è possibile:

  • comprendere le dinamiche della violenza e la situazione nella sua complessità, analizzandola da diversi punti di vista;
  • identificare i fattori di rischio di recidiva e valutare il rischio di recidiva a breve e lungo termine;
  • individuare ed adottare il piano più efficace di gestione del rischio di recidiva della violenza, mettendo in campo le strategie operative finalizzate a proteggere e supportare le donne vittime di violenza.

Il metodo è stato portato in Italia da Differenza Donna attraverso un progetto DAPHNE ed ha iniziato ad essere applicato a partire da Gennaio 2005. L’ultimo aggiornamento del metodo è stato condotto nel 2023 grazie al progetto europeo FuTuRE (SARA-S versione aggiornata), che ha visto anche la redazione di specifiche Linee Guida per la valutazione e l’autovalutazione del rischio di recidiva .

Si tratta di una metodica messa a punto in Canada da un gruppo di esperti per individuare se e quanto un uomo, che ha agito violenza nei confronti della propria partner (moglie, fidanzata, convivente) o ex-partner, è a rischio nel breve o nel lungo termine di agire nuovamente violenza.

Non si tratta di un test psicometrico, non bisogna cioè stabilire un punteggio della persona che si è resa responsabile della violenza, bensì valutare il caso e quindi la sua pericolosità in base a 10 fattori di rischio e 5 fattori di vulnerabilità inerenti la condizione della donna che devono essere presi in considerazione, nel loro insieme, per poi stabilire se esiste il rischio di recidiva, e in che misura (basso, medio o elevato).

Si tratta di una valutazione soggettiva che tiene conto di fattori oggettivi che numerose ricerche hanno visto essere correlati alla violenza domestica (intesa come violenza interpersonale tra due persone che hanno o avevano una relazione).

SARA è un protocollo contenente delle linee guida che fungono come bussola per orientare la valutazione in maniera sistematizzata, sulla base di principi scientifici che permettono di valutare il rischio di recidiva in modo più efficace rispetto ad una valutazione condotta senza criteri sistematici, permettendo così una coerenza fra le decisioni delle varie figure professionali che si occupano del caso al fine di mettere in campo strategie e azioni di gestione del rischio e di prevenzione dell’escalation della violenza.

Differenza Donna è orgogliosa di aver promosso il metodo SARA in Italia, di averlo reso una procedura sistematica e di aver condotto, negli anni, percorsi formativi che hanno coinvolto migliaia di operatori e operatrici delle Forze dell’Ordine, dei Servizi Sociali, dei Centri Antiviolenza e di altri campi professionali.